martedì 4 marzo 2014

La figura di Elena e il tema dell'amore, di Gabriele Catasta.

La figura di Elena ed il tema dell’amore Uno dei temi principali nell’antica Grecia, ma soprattutto nel libro di Valerio Massimo Manfredi "Il mio nome è Nessuno" è proprio quello riguardante l’amore. Quest’argomento, infatti, è largamente trattato dall’autore sotto vari aspetti. Una figura molto importante, legata a questo tema, è proprio quella di Elena: dotata di uno sguardo affascinante e di un’incredibile bellezza, assomiglia proprio ad una dea, che, alla sola vista, riesce ad ammaliare coloro che la guardano. Infatti, Elena, durante la scelta del futuro sposo, si ferma davanti ad Odysseo, intenta a scegliere proprio lui, ma quest’ultimo le fa cenno di no, perché consapevole dei vari rischi che il matrimonio con la figlia di Tindaro avrebbe comportato. Il figlio di Laerte sa di non essere all’altezza di Elena, per via della sua smisurata bellezza, ed inoltre teme che, se si fosse sposato con lei, molti sovrani della Grecia sarebbero stati invidiosi, poiché egli vive solamente in una piccola isola con aspre montagne. Molti problemi, infatti, secondo Valerio Massimo Manfredi, sono legati all’amore e per questo l’autore vuole comunicare che la persona con cui si vuole costruire un progetto di vita deve possedere delle doti fondamentali che tutti noi ricerchiamo e che prima di instaurare una relazione "seria" bisogna prendere varie precauzioni e bisogna pensare al futuro e non al singolo istante, poiché questo rapporto dovrà durare per tutta la vita e dovrà essere fondamentale per la creazione di una famiglia felice. Un uomo che vuole sposare una donna deve assumersi le proprie responsabilità, poiché deve sapere che lui stesso dovrà essere una figura di rilevante importanza per la famiglia e dovrà proteggerla da ogni sorta di pericolo, dovrà guadagnare cibo ed altre risorse necessarie per il sostentamento dei suoi figli ed inoltre dovrà garantire loro un’adeguata istruzione. Anche la figura della donna è fondamentale nel libro "Il mio nome è Nessuno"; infatti deve accudire i propri figli con amore ed affetto e deve occuparsi della casa per garantire loro un’adeguata vita. Quindi, molti sono i problemi legati al tema dell’amore e molte sono le precauzioni da prendere prima di instaurare una relazione seria con la donna, o l’uomo con cui si vuole costruire il proprio progetto di vita e con cui si vorrà vivere per il resto della propria esistenza. Non solo la bellezza è fondamentale in un rapporto, ma anche altre doti, come l’intelligenza, la cultura, ma anche la fedeltà che si deve dare al proprio coniuge e che non può essere dimostrata se non viene messa alla prova. Infatti un uomo fedele è un uomo che resiste alla tentazione, quando si presenta sotto proprio i suoi occhi e per questo la fedeltà di un individuo, per essere provata, deve essere, appunto, messa alla "prova". Solo con queste qualità si può creare una "vera" famiglia e si può garantire una vita piena d’amore e serenità alla propria dolce metà e ai propri figli. Gabriele Catasta

Il Post del mese di Marzo, di Emili Vallorani.

Vi siete mai chiesti perché diamo così importanza all’aspetto esteriore di una persona? Vi siete mai domandati perché la prima cosa che cerchiamo in una donna o in un uomo è la bellezza? L’aspetto fisico è importante. E’ su quello che ci si basa come prima cosa, quando una persona vuole conoscere l’altra. Ma l’affinità psicologica non è da meno, senza di essa un bel viso e un bel corpo non avrebbero senso. Immaginate avere accanto una ragazza o un ragazzo bellissimo/a, la persona dei vostri sogni, quella che desiderate avere e che fa parte dei vostri sogni proibiti. Pensate se dietro a questa immagine di perfezione estetica ci fosse una persona stupida. Chi vorrebbe avere a che fare con un pazzo senza cervello? Nessuno. Certo, poi c’è chi decide di andare a rimorchiare gente di questo tipo per avventure erotiche di una notte per poi scaricarla il mattino seguente a casa propria come una macchinetta fotografica usa e getta. Che orrore vero? Eppure la società di oggi è diventata così: approfittare, usare una persona è diventato un hobby. Avete mai pensato a quanto sia importante la salute? La cultura? La fedeltà, la personalità, il carattere, il senso dell’umorismo? Chi vorrebbe prendersi l’impegno di una persona malata? Oppure chi sopporterebbe una persona noiosa e infelice? La maggior parte di noi punta alla perfezione. Ma sapete che nessuno è perfetto? La ragazza ideale degli uomini d’oggi è alta, magra, con un gran seno, un bel sedere, un bel sorriso e la cosa più importante, una ragazza che non sia un incubo e neanche troppo morbosa. C’è una frase celebre del poeta Charles Bukowsky che dice: "Non ho mai trovato un vero amico. Con le donne, ogni volta era una nuova speranza, ma quello succedeva i primi tempi. Lo capii subito, smisi di cercare la “ragazza dei sogni”; me ne bastava una che non fosse un incubo..." E il ragazzo ideale delle donne d’oggi è alto, biondo, occhi azzurri, bocca rosea non molto fina, dev’essere dolce ma anche cattivo, deve riempirla di attenzioni ma non troppo, dev’essere un principe azzurro come ci hanno fatto credere fin da piccoli che il principe salvava la principessa nella torre. Ci sono persone che pur di farsi vedere in giro con qualcuno, si fidanzano con il primo che passa, per far valere la propria immagine; ci sono invece altre persone che non si innamorano affatto, chi non vogliono perdere neanche del tempo a cercare la donna o l’uomo perfetto. Vi siete invece mai fermati a chiedervi quale fosse la persona che volete facesse parte del vostro progetto di vita? Io per esempio, non ci ho mai pensato. E questo perché non credo di sposarmi e non penso neanche ci sia una persona in grado di sopportare i miei difetti, il mio carattere , i miei modi di essere. Non mi sono mai seriamente, e dico seriamente, innamorata di un ragazzo e dopo un po’ di tempo perdi tutte le speranze e ti senti vuota e credi che non ci sia niente in te stessa per cui valga la pena lottare, nulla per cui essere più speciale di tutte le altre ragazze agli occhi di un ragazzo. L’età media in cui si inizia a pensare di sposarsi è tra i ventotto e i trentadue anni. Si inizia a cercare una persona intelligente, colta simpatica, piacevole e a volte ricca, ma soprattutto una persona con cui passare il resto della propria vita senza mai annoiarsi e amarsi fino all’ultimo giorno di vita finché morte non vi separi; si cerca la persona per cui valga la pena dare la punta del cornetto Algida, l’ultima patatina della confezione, il posto del letto vicino alla porta, il tuo bicchiere d’acqua anche se stai morendo di sete, l’ultima sigaretta del pacchetto, il posto sul treno vicino al finestrino, la persona la quale sprecheresti il tuo ultimo respiro, la persona con cui non puoi resistere neanch un minuto senza di lei, la persona che se tu sei in una stanza della casa e lei in un’altra già ti manca follemente, la persona con cui basta uno sguardo per capirsi, la persona con cui basta un sorriso per rendere tutto stupendo, la persona con cui passeresti ogni singolo secondo, minuto, ora, giorno, mese ,anno, insieme a lei. La persona con cui ti senti davvero bene, l’unica che riesce a capirti, la persona per cui saresti disposto a cucinare, lavare, stirare, pulire al suo posto, la persona che quando l’abbracci ti senti al sicuro, protetta da ogni essere malvagio, quella persona che anche dopo un litigio continui ad amare incondizionatamente, quella persona per cui valga la pena alzarsi la mattina. E quando l’hai trovata combatti per tenerla sempre con te, per non farla andare via. Quindi, non abbiate fretta di cercare un’anima gemella, perché quando sarà il momento vi incontrerete e sarà quello il momento in cui capirai di trovarti davanti alla persona più speciale della tua vita. Un’ultima cosa: se invece aspirate alla perfezione, allora è meglio se rinunciate subito perché non troverete mai quello che cercate. Aspettate che sia lei a cercarvi, non abbiate fretta, arriverà anche il vostro momento. Emili Vallorani

sabato 15 febbraio 2014

I 12 dei dell'Olimpo.

I 12 dei dell'Olimpo.

Zeus (il romano Giove)
Re degli dèi e sovrano del Monte Olimpo, dio del cielo e del tuono. Il più giovane figlio dei Titani Crono e Rea. I simboli sono la folgore, l’aquila, la quercia, lo scettro e la bilancia. Fratello e marito di Hera, anche se aveva molti amanti.
Era (la romana Giunone)
Regina degli dèi e la dea del matrimonio e della famiglia. I simboli sono il pavone, il melograno, la corona, il cuculo, la leonessa e lamucca. La più giovane figlia di Crono e Rea. Moglie e sorella di Zeus. Essendo la dea del matrimonio, ha spesso cercato di vendicarsi sulle amanti di Zeus e sui loro figli.
Poseidone (il romano Nettuno)
Signore dei mari, dei terremoti e dei cavalli. I simboli sono il cavallo, il toro, il delfino e il tridente. Figlio di Crono e Rea, fratello di Zeus e Ade. Sposato con la Nereide Anfitrite, anche se, come la maggior parte dei greci maschi, aveva molti amanti.
Demetra (la romana Cerere)
Dea della fertilità, dell’agricoltura, della natura e delle stagioni. I simboli sono il papavero, il grano, la fiaccola e il maiale. Seconda dei sei figli di Crono e Rea.
Dioniso (il romano Bacco)
Dio del vino, delle feste e dell’estasi. Dio protettore dell’arte del teatro. I simboli sono la vite, l’edera, la coppa, la tigre, la pantera, il leopardo, i delfini e la capra. Figlio di Zeus e della mortale Semele, principessa tebana. Sposato con la principessa cretese Arianna. Il più giovane dio olimpionico, nonché l’unico a essere nato da una donna mortale.
Febo (il romano Apollo)
Dio della luce, della conoscenza, della musica, della poesia, della profezia e del tiro con l’arco. I simboli sono il sole, la lira, l’arco e le frecce, il corvo imperiale, il delfino, il lupo, il cigno e il topo. Fratello gemello di Artemide. Il più giovane figlio di Zeus e Leto.
Artemide (la romana Diana)
Dea vergine della caccia, della verginità, del parto, del tiro con l’arco e di tutti gli animali. I simboli sono la Luna (con cui viene identificata), il cervo, il cane, l’ orsa, il serpente, il cipresso, l’arco e le frecce. Sorella gemella di Apollo.
Hermes (il romano Mercurio)
Messaggero degli dèi, dio del commercio e dei ladri. I simboli sono il caduceo, i sandali, il cappello alato, la cicogna e la tartaruga (con il guscio della quale creò la lira). Figlio di Zeus e della ninfa Maia. Il secondo più giovane dio olimpico, di poco più vecchio di Dioniso. Sposò Driope, la figlia di Eurito, e il loro figlio Pan divenne il dio della natura, signore dei satiri, inventore del flauto di Pan e compagno di Dioniso.
Atena (la romana Minerva)
Dea vergine della saggezza, della sapienza, dell’artigianato, della difesa e della guerra strategica. I simboli sono la civetta e l’ulivo. Figlia di Zeus e dell’oceanina Meti, nata dalla fronte del padre già adulta e armata, dopo che questi aveva ingoiato la madre trasformata da lui stesso in una mosca. E’ la sacra protettrice della città di Atene.
Ares (il romano Marte)
Dio della guerra, della violenza e dello spargimento di sangue. I simboli sono il cinghiale, il serpente, il cane, l’avvoltoio, la lancia e lo scudo. Figlio di Zeus ed Hera, tutti gli altri dèi (esclusa Afrodite) lo disprezzavano. Il suo nome latino, Marte, ha dato origine alla parola “marziale”.
Afrodite (la romana Venere)
Dea dell’amore, della bellezza e del desiderio. I suoi simboli sono colomba, uccello, mela, ape, cigno, mirto e rosa. Figlia di Zeus e dell’oceanina Dione, o secondo un altro mito nata dal sangue di Urano versato sulla terra e nel mare dopo essere stato sconfitto dal suo figlio minore Crono. Sposata con Efesto, ha comunque avuto molte storie extra coniugali, soprattutto con Ares. Il suo nome ha dato origine alla parola “afrodisiaco”.
Efesto (il romano Vulcano)
Fabbro degli dèi, dio del fuoco e della metallurgia. I suoi simboli sono fuoco, incudine, ascia, asino, martello, pinze e quaglia. Figlio di Era, concepito a seconda del mito da Era da sola, o insieme a Zeus. Dopo la sua nascita fu gettato dal monte Olimpo e cadde sull’isola di Lemno. Sposato con Afrodite, le fu fedele al contrario della maggior parte dei mariti della mitologia. Il suo nome latino ha dato origine alla parola “vulcano”.
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[Fonte: Olimpi su Wiki]
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Divinità primordiali

Gea o Gaia – dea primordiale che impersona la terra, madre dei Titani ed essenza della natura. La Teogonia di Esiodo racconta come, dopo il Caos, sorse l’immortale Gea, progenitrice degli dei dell’Olimpo. Da sola e senza congiungersi con nessuno, ella generò Urano (il cielo stellato), Ponto (le sterili profondità del mare) e le montagne. In seguito si unì a Urano dando alla luce i Titani: Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe e Teti. Dopo di loro nacque Crono, il più giovane, furbo e terribile dei suoi figli, che odiava il padre e lo sconfisse.
Urano - divinità primordiale, personificazione dei cieli, padre dei Titani. Nella Teogonia di Esiodo è figlio e coniuge di Gea (la Madre Terra).
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Titani e Titanidi

12 Titani originali (figli e figlie di Urano e Gea):
Crono - dio e titano del tempo. Crono aiutò la madre Gea a liberarsi di Urano che giaceva costantemente su di lei impedendo ai figli concepiti di uscire dal suo grembo e prese il suo posto alla guida del mondo. Scacciò i fratelli Ciclopi ed Ecatonchiri e li confinò nel Tartaro. In seguito sposò la sorella Rea, con la quale generò i principali dei del Pantheon greco.
Rea - madre delle prime sei divinità dell’Olimpo. Sorella e moglie di Crono e madre di Ade, Demetra, Era, Estia, Poseidone e Zeus. Ogni suo figlio viene divorato da Crono, perché Urano Gea l’avevano allarmato con la profezia secondo la quale uno dei suoi figli lo avrebbe detronizzato. Solo Zeus è riuscito a evitare questo destino, grazie al parto eseguito di nascosto da Rea nell’isola di Creta, e riuscirà, una volta divenuto maturo, a spodestare il padre e i suoi pari Titani (con l’aiuto dei Ciclopi e degli Ecatonchi suoi alleati).
Ceo - rappresenta l’intelligenza. Sposò Febe, con la quale generò Leto e Asteria.
Crio - personificazione della forza e della potenza, sposò Euribia, da cui ebbe AstreoPallante Perse.
Giapeto - titano della mortalità.
Oceano – titano dei fiumi e personificazione dell’acqua che circonda il mondo.
Iperione - titano della vigilanza e dell’osservanza. Nella Titanomachia, quando i titani favorevoli a Crono si schierarono contro quelli che sostenevano Zeus, Iperione si schierò con Crono.
Teia - titanessa della vista e della luce, sorella e moglie di Iperione, madre di Elio (dio del sole), Selene (dea della luna) ed Eos (dea dell’aurora).
Mnemosine - personificazione della memoria e madre delle Muse (che generò con Zeus).
Febe - sposata al fratello Ceo, da lui ebbe Leto, madre di Apollo e Artemide, e Asteria.  Le si attribuiva la fondazione dell’oracolo di Delfi, in quanto accompagnatrice di Temi.
Teti – titanessa dei fiumi,  fu sia sorella che moglie di Oceano ed era considerata la madre dei principali fiumi del mondo.
Temi - titanessa della giustizia, generò le Stagioni (che erano chiamate Ore), le Moire (chiamate anche Parche) e Astrea. Secondo altre versioni del mito, Temi fu anche madre di Prometeo.
3 Figli di Iperione e Teia:
Eos - dea e titanessa dell’aurora. Esiodo la indica come figlia di due titani: Iperione Teia. Era sorella di Elio (il Sole) e di Selene (la Luna). È moglie di Astreo (un titano), col quale ha generato i venti Zefiro, Borea, Noto ed Apeliote.
Elio - titano patrono del sole, fratello di Eos (l’Aurora) e Selene (la Luna), era sposato con Perseide, da cui ebbe molti figli, fra cui Circe, Eete e Pasifae.
Selene - dea e titanessa della Luna, figlia di Iperione Teia, sorella di Elio (il Sole) ed Eos (l’Aurora).
3 Figli di Ceo e Febe:
Leto (o Latona) - possedeva i poteri del progresso tecnologico e vegliava sulla tecnologia e sui fabbri.
Asteria - fu la sposa del titano Perse, e gli diede una figlia che chiamarono Ecate.
Lelantos - titano dell’aria, la cui paternità non è dichiarata espressamente in alcuna opera ma può essere dedotta.
5 Figli di Giapeto e Climene (Oceanina):
Atlante - titano che sorregge la volta celeste. Secondo Esiodo, Zeus lo costrinse a tenere sulle spalle l’intera volta celeste. La punizione gli fu inflitta per essersi alleato col padre di Zeus, Crono.
Prometeo - titano della preveggenza, protagonista del famoso Mito di Prometeo.
Epimeteo - titano del ripensamento. Ebbe una figlia, di nome Pirra, che divenne sposa di Deucalione.
Menezio - titano della rabbia.
Anchiale - titanessa del tepore riscaldante del fuoco.
3 Figli di Crio ed Euribia:
Astreo - titano delle stelle e dei pianeti, da lui e dalla moglie Eos (l’aurora) nacquero i venti.
Pallante (o Pallade) - titano dell’arte della guerra. Nella mitologia greca è ricordato quasi esclusivamente per le imprese dei figli: Pallante si unisce alla ninfa Oceanina Stige e genera Nike, Cratos, Bia e Zelo. Nike è la simbolizzazione della Vittoria; Cratos è il Potere; Bia personifica la Violenza e Zelos la Costanza (oppure la Gelosia).
I figli di Pallante si alleano a Zeus nella lotta contro i Titani. In particolare Bia e Cratos vengono incaricati da Zeus di incatenare Prometeo.
Perse - titano della distruzione.
1 Figlio di Oceano e Teti:
Meti, una delle Oceanine. Il suo nome significa “prudenza” ma anche “perfidia”
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Altre divinità

Ponto - personificazione maschile del mare. Figlio di Gea, con lei generò NereoTaumanteForco(o Forcide)Ceto ed Euribia.
Nereo - divinità marina, figlio di Ponto e Gaia. Viene raffigurato come un vecchio saggio che prediva accadimenti, giusto e benevolo, chiamato da Omero «vegliardo del mare». Fu il marito dell’oceanina Doride, dalla quale ebbe le Nereidi, con le quali dimorava in una grotta nelle profondità marine.
Taumante - divinità marina. Figlio di Ponto (il mare) e di Gea (la terra), fratello di NereoForcideCeto ed Euribia.
Forco (o Forcide) – divinità marina, figlio di Ponto Gaia e fratello di NereoTaumanteEuribia Ceto.
Ceto - divinità dalle sembianze di mostro marino, sorella di Nereo, di Taumante, di Forco e altri dei marini. Sposò il proprio fratello Forco e gli dette numerosi figli: Echidna, Scilla, le Graie, le Gorgoni, il drago Ladone che custodiva i pomi delle Esperidi e le stesse Esperidi.
Euribia - dea della padronanza sul mare,  figlia di Ponto e di Gea. Nella Teogonia, Esiodo la definisce come “avente un cuore di selce dentro di lei”.
Tritone -  divinità marina, figlio di Poseidone dio del mare e della nereide Anfitrite. Aveva un corno di conchiglia che col suo suono calmava le tempeste e annunciava l’arrivo del dio del mare.
Zefiro - dio del vento di ponente, secondo la Teogonia di Esiodo è figlio di Astreo (o di Eolo, dio dei venti) e di Eos (l’aurora), e vive in una caverna in Tracia.
Eolo – dio dei venti.
Ade - dio della morte e delle viscere terrestri, fratello di Zeus e sposo di Persefone.
Ecate - dea degli incantesimi e degli spettri, Ecate è raffigurata come triplice (giovane, adulta/madre, vecchia), il numero 3 la rappresenta; le sue statue venivano poste negli incroci (trivi), a protezione dei viandanti (Ecate Enodia o Ecate Trioditis).
Eros - dio dell’amore. Nelle origini non era considerato divinità, ma pura forza ed attrazione. È per Esiodo che Eros diventa un dio, ma non ancora la classica rappresentazione del fanciullo paffuto, che vola scoccando frecce d’amore, ma una divinità primordiale, antica come Gea (la Terra) stessa. Non è il figlio di Afrodite, ma il suo compagno di ogni momento. L’Eros di Esiodo aveva una potenza enorme, poteva causare danni a cui nessuno poteva porre rimedio, né uomini né dèi. Da questa concezione, successivamente la figura del dio temibile si trasformò in una divinità dell’amore.
Nike - dea che personifica la Vittoria. È figlia del titano Pallante e della ninfa Stige e sorella di Cratos (Potenza), Bia (Forza) e Zelos (Ardore). Secondo la mitologia classica, Stige portò i suoi quattro figli da Zeus quando quest’ultimo stava raggruppando gli alleati per la Guerra contro i Titani: Zeus nominò Nike condottiera del suo carro divino, ruolo in cui viene spesso ritratta nell’arte classica greca e nominò tutti e quattro sentinelle del suo trono.
Cratos (o Kratos) - Figlio di Stige, una delle Oceanine, e del Titano Pallante, è fratello di Bia (la Forza), di Zelos (l’Ardore) e di Nike (la Vittoria).
Bia - Figlia di Stige, una delle Oceanine, e del Titano Pallante, è sorella di Cratos (la potenza), di Zelos (l’ardore) e di Nike (la vittoria).
Zelos - Figlio di Stige, una delle Oceanine, e del Titano Pallante, fratello di Nike (la vittoria), di Bia (la violenza) e di Cratos (il potere, la potenza). Nella mitologia greca era la personificazione dell’ardore.
Pan - dio dei pastori
Pluto - dio della ricchezza
Alfeo - dio del fiume Alfeo che scorre nel Peloponneso
Alfito - dea seminatrice del grano bianco
Asclepio - dio degli oracoli e della medicina (per i Romani Esculapio)
Astrea - dea della sorte e della fortuna. Trovando troppa ingiustizia tra gli uomini andò a vivere tra le stelle.
Borea - dio del vento del nord
Ebe - coppiera degli dei, dea della giovinezza
Enio - dea della guerra
Estia - dea della casa e del fuoco sacro (acceso per onorare le divinità), cedette il suo posto tra le divinità dell’Olimpo a Dioniso
Glauco - divinità marina
Iacco - dio che guida la processione degli iniziati ai misteri eleusini
Imeneo - dio che guida il corteo nuziale
Iris - dea dell’arcobaleno
Acheloo - dio del fiume dell’Etolia, figlio di Oceano e Teti
Naponos - divinità della conoscenza
Nefele  - Dea delle nubi
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Partenope - fondatrice della città omonima (nucleo originario di Napoli) divinizzata dopo la morte
Priapo - dio della città di Lampsaco, ha il potere di togliere il malocchio
Proteo - dio del mare incaricato di pascolare gli animali marini di Poseidone
Sibilla - antichissima profetessa di Cuma divinizzata dopo la morte
Tartaro - la regione più profonda del mondo, sotto gli inferi
Orfeo - marito di Euridice
Euridice - ninfa
Ore - divinità delle stagioni
Cariti, più note nella loro versione romana di Grazie – dee della bellezza e forze della vegetazione: Aglaia, Eufrosine, Talia
Pleiadi - sette sorelle figlie del gigante Atlante
Erinni o Eumenidi – divinità della vendetta dall’aspetto di cagne
Esperidi - ninfe del tramonto figlie della Notte
Ilizia - genio femminile che presiede il parto
Meti - dea della prudenza, una delle Oceanine
Moire - personificazione del destino di ciascuno
Prassidiche - Triade divina della giusta punizione e della vendetta.
Persefone - figlia di Demetra, regina della morte
Deucalione -  figlio del titano Prometeo e di Climene. Fu lo sposo di Pirra (figlia di Pandora e di Epimeteo, fratello di Prometeo).
Pirra -  figlia di Epimeteo e di Pandora, moglie di Deucalione.
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Muse

Muse - cantatrici divine che presiedono al pensiero in tutte le sue forme:
Calliope - musa della letteratura
Clio - musa della storia
Erato - musa della poesia erotica
Euterpe - musa della musica
Melpomene - musa della tragedia
Polimnia - musa della poesia religiosa
Talia - musa della commedia
Tersicore - musa della danza
Urania - musa dell’astronomia
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Nyx e personificazioni

Nyx o Notte - dea della notte che ha generato Emera ed Etere assieme ad Erebo (e le Personificazioni)
Le Personificazioni, generate dalla Notte:
- nate da Erebo (personificazione dell’oscurità): EtereEmeraCaronte;
- generate per partenogenesi (dette Astrazioni): Apate (inganno), Ker (destino), Moros (destino inevitabile), Thanatos (morte), Eris (discordia), Hypnos (sonno), Nemesi (vedetta), Geras (vecchiaia), Momo (colpa), Oizys (miseria), Philotes (amicizia), le Esperidi;
- nata da Urano: Lissa (follia);
- nati da suo figlio Hypnos: gli Oneiroi (i sogni, ovvero MorfeoFobetoreFantaso).
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Oceanine

Oceanine - figlie dei titani Oceano e Teti, personificano le acque correnti. Nella Teogonia Esiodo dice che sono 3.000 ma ne enumera solo 41:
AcasteAdmeteAnfrite (sposa di Poseidone), AsiaCalipso (amabile), Calliroe (bella acqua che scorre), Cercei (dalla bella figura), Climene, Clitia, Criseide, Dione (amabile), Elettra (il cui nome indica lo zampillare dell’acqua), Eudore (la fonte che dà buoni doni all’uomo), EurinomeEuropaGalaxaure (la fonte dall’acqua bianca come latte), IaniraLante (il cui nome indica il colore violetto), IduaIppoMelobosi (la fonte dove si abbeverano le greggi), MenestoMetiOciroePasitoePeitoPerseidePetrea (la fonte delle rocce), Pleaxure (la fonte dallo zampillo che fende l’aria), Pluto (boopide), Polidore (bella, significa la fonte che dà molti doni all’uomo), PrimnoRodeia (il cui nome indica la fonte delle rose), TelestoToe , UraniaXanteZeuxo.
Le più note sono:
Stige - la più illustre, fiume degli inferi, madre di Nike;
Tiche - fortuna, il caso divinizzato;
Doride (la fonte che dà giovamento all’uomo, sposa di Nereo con cui ha originato le Nereidi).